Pietre d’eccezione che rifulgono di luce, vibrano di colore e che, incastonate nei metalli più nobili, danno vita a gioielli contemporanei, dall’allure fresca e seducente. Gioielli che guardano al futuro volgendo uno sguardo consapevole al passato. È questa l’essenza della nuova collezione di alta gioielleria Résonances de Cartier.
Con questa collezione la Maison gioca con le gemme, e le pone al centro del quadro narrativo.
I volumi, l’intensità e profondità dei colori, le emozioni coinvolgenti che nascono dall’ammirazione stupita fanno sì che le pietre si esprimano. Linguaggio prezioso che diventa segno altrettanto prezioso.
Su carta, la gemma diventa la protagonista assoluta, e ispira tratti e architetture che prenderanno forma in capolavori orafi unici, rari.
Gioielli che vanno interpretati proprio seguendo il tempo battuto da pietre eccezionali, che “risuonano” e rimandano il ritmo dell’animo di chi le contempla e le indossa.
Résonances de Cartier non è solamente una collezione di alta gioielleria. È l’espressione di un’armonia visiva, della danza della luce che si rifrange nelle sfaccettature di un diamante, che si intensifica nella profondità del colore di uno smeraldo, di uno zaffiro o di una affascinante rubellite.
Una collezione in cui le pietre sono come dive, esaltate da linee grafiche e dinamiche, che si muovono a contrasto o in maniera libera, senza costrizioni.
Linee che vanno a definire l’estetica del gioiello, la filosofia di un design che compone motivi e movimenti che seguono il corpo in maniera fluida e sinuosa, con ritmo cadenzato e preciso.
Résonances de Cartier è una collezione che vive di un dualismo creativo che richiama fortemente, rendendolo immediatamente riconoscibile, il patrimonio stilistico della Maison.
Una storia che inizia alla fine del XIX secolo, con quelle prime creazioni in stile Neo Classico che Cartier porta ai massimi splendori, e che si proietta nel futuro rielaborando le geometrie rigorose e il contrasto di colori di un altro stile in cui Cartier ha eccelso, lo stile Art Deco.
Suggestioni di antico e di moderno coesistono nella collezione, in perfetto equilibrio.
Suggestioni antiche, come nel collier Écume, baroccamente fastoso nell’accostamento di diamanti bianchi, perle fini e diamanti fancy yellow e fancy light yellow a taglio briolette, in una composizione aerea come la schiuma di un’onda.

Platino, tre diamanti Fancy Yellow/Fancy Light Yellow taglio briolette (74,24 carati), diamanti ovali,
diamanti taglio briolette, perle fini, diamanti taglio rose, diamanti taglio brillante.
O come nel collier Harmonie, evocazione perfetta di quello stile ghirlanda che ha affascinato Case Reali e famiglie aristocratiche in tutto il mondo, decretando il successo di Cartier “Re dei gioiellieri, gioiellieri dei Re”, il cui pendente centrale può essere tolto e indossato come sautoir, trasformando il collier in un elegante colletto come in pizzo di diamanti.

Platino, dieci diamanti D/E/F IF/VVS1/VVS2 forma poire (10,57 carati), ventuno diamanti
D/E/F IF/VVS1/VVS2/VS1/VS2
taglio marquise (15,06 carati), diamanti forma poire, diamanti taglio marquise, diamanti taglio
brillante. Il gioiello può essere indossato in svariati modi.
Fedele alla tradizione Cartier è infatti l’uso del gioiello trasformabile, che può essere scomposto e indossato nei modi più diversi, come nel caso del diadema Hyperbole, capace sia di incoronare una regina nel modo più sontuoso, grazie al suo splendido smeraldo colombiano centrale, di taglio cabochon da 140,2 carati, che di adornarne il collo una volta trasformato in collier.

Oro bianco, uno smeraldo colombiano taglio cabochon (140,21 carati), diamanti taglio brillante.

Tiara
O ancora come nel collier Rhythmic, il cui elemento centrale può essere rimosso per trasformarsi in una raffinata spilla.

Platino, un diamante E VS1 shield taglio a gradini (10,08 carati), un diamante D VS1 esagonale
modificato taglio a gradini (1,33 carati), un diamante D VS2 shield modificato taglio a gradini (1,04 carati), sferette di diamanti, diamanti taglio brillante.
Suggestioni moderne, evocatrici del rigoroso Art Deco, come nell’anello Orbite, in cui la trasparenza di due diamanti romanticamente tagliati a mezzaluna viene incorniciata da una linea di fini rubini.

Oro bianco, un diamante F VS1 a mezzaluna (5,02 carati), un diamante F VS2 a mezzaluna (4,72 carati), rubini calibrati, diamanti taglio brillante.
O come nell’anello Clair Obscur, magnetico contrasto di bianco e nero grazie alla contrapposizione di un diamante fancy black taglio pera a un diamante bianco di colore E internamente puro, avvolti nel misterioso abbraccio della lacca nera.

Platino, un diamante Fancy Black forma poire (2,73 carati), un diamante E IF forma poire (2,05 carati), lacca nera, diamanti taglio brillante.
Art Deco che, per Cartier, si esprime anche nell’emblematico stile ‘Tutti Frutti’, potentemente richiamato dall’interpretazione monocromatica del collier Murmure, un trionfo di rubelliti dove il colore sfavilla nelle sfaccettature del taglio briolette, e si addolcisce nelle morbide curve del taglio cabochon, in accenti di diamanti taglio brillante e lacca nera a contrasto.

Oro bianco, una rubellite taglio briolette (40,33 carati), sferette di rubelliti, rubelliti cabochon, lacca nera, diamanti taglio brillante.
Ispirazioni diverse, provenienti da stili diversi, che sono codici visivi inconfondibili, pilastri dell’essere Cartier – pilastri che sostengono lo scenario, reinterpretato, di un palcoscenico dove si esibiscono creazioni coinvolgenti che vanno a comporre i nuovi capitoli di una storia ricca di savoir-faire e di cultura.
I pezzi unici della collezione Résonances de Cartier, più che creazioni di alta gioielleria, sono interpretazioni sublimate.
Interpretazioni di un’energia palpabile, di un’energia che risuona e si amplifica nelle pietre, nel ritmico rimando tra una creazione e l’altra.
Interpretazioni della luce e delle sue fulgide trasparenze, del movimento delle linee pure, fluide e nette, che appaiono e scompaiono in continui richiami reciproci.
Interpretazioni che infondono nuova vita, che rievocano e allo stesso tempo infrangono le barriere dell’estro stilistico, elevando il disegno del gioiello e l’anima della pietra in composizione sinfonica che va a svolgersi a un livello di armonia più alto. CC
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